L’ASSOCIAZIONE
Nata nel 2004 da un’idea di Cheikh e Moussa Lo, artisti nati e formatisi in Senegal, l’Associazione Interculturale Afrodanzalo si impegna per dare un’opportunità di conoscenza a chi si affaccia alla cultura Africana, nella consapevolezza che l’arte, nelle sue varie forme d’espressione, è mezzo di dialogo universale e veicolo di valori positivi di comprensione, condivisione e comunione. Viviamo Afrodanzalo come un “ponte culturale” che vive per dare una speranza e un’opportunità di vita ai giovani africani che desiderano conoscere il mondo mantenendo vive le proprie tradizioni e, contemporaneamente, offriamo un cammino a chi si vuole affacciare alla cultura e alle tradizioni Africane coltivando una conoscenza del mondo e di sé libera da preconcetti e pregiudizi. Da oltre 15 anni Afrodanzalo è impegnata nella creazione del centro culturale Penthi-My, nato in memoria del padre dei fratelli Lo, Babacar Lo, pioniere artistico e pittore, che sul finire del ‘900, ideò una delle più innovative tecniche di pittura: fixè sur verre.

Il centro Culturale Penthi-My, oggi, è allo stesso tempo genitore e figlio del nostro “ponte culturale”: Afrodanzalo. Un ponte, infatti, dovrebbe sempre prevedere “andata e ritorno”. Non può esistere comunicazione, condivisione, partecipazione se, nel dialogo, è solo una parte che parla e l’altra ascolta. In Europa Afrodanzalo si impegna nella sensibilizzazione alla cultura e all’arte tradizionale Africana attraverso l’organizzazione di laboratori e corsi di danza, musica, pittura e spettacoli. Il nostro tentativo è quello di far emergere ciò che di bello e buono appartiene alla cultura Africana per ricercare nuova visione dell’Africa, che non parta necessariamente dai preconcetti di fame, malattia e povertà, ma che apra una finestra alla profonda e antica bellezza di luoghi, genti e tradizioni millenarie. Nel perseguire questi obiettivi, Afrodanzalo collabora con altre associazioni impegnate sul fronte della solidarietà e dello scambio culturale; promuove attività interculturali nelle scuole coinvolgendo bambini e ragazzi attraverso la musica, la danza e le attività espressive. In Africa Afrodanzalo sostiene e l’incoraggia i giovani allo studio e alla conservazione del patrimonio artistico tradizionale. Infatti, il centro culturale Penthi-My, con sede nella cittadina di N’Gaparou in Senegal, è nato come luogo d’incontro e di studio per i giovani artisti Europei e Senegalesi. Oggi Penthi-My è sede naturale del Progetto Taalibé: progetto di solidarietà dedicato all’infanzia e ai giovani orfani del Senegal. Lo scorso gennaio 2020 presso il centro culturale Penthi-My sono stati organizzati laboratori di danza e musica per giovani del posto, laboratori di karate e un torneo di calcetto. Potrebbe sembrare cosa da poco togliere dalla strada un bambino orfano che non conosce altro, ma non è così. Offrire ad un bambino africano un laboratorio di karate o un torneo di calcetto è un invito ad un gioco divertente che può diventare un momento educativo importante: un incontro fortunato che può offrire un’alternativa alla strada e portare a un futuro migliore. Grazie al volontariato di insegnanti locali che stanno collaborando al progetto, è stato possibile organizzare anche un corso di prima scolarizzazione per adulti. Inoltre, come tutti gli anni, i nostri ospiti Italiani, e non solo, hanno potuto fare una vacanza alternativa partecipando attivamente e volontariamente alle giornate dedicate ai bambini.
Fino allo scorso gennaio 2020 Afrodanzalo ha sostenuto e incoraggiato il progetto Taalibé attraverso il lavoro dei volontari e degli artisti che ne hanno condiviso gli obiettivi. Ne sono esempi gli spettacoli intitolati “ELLEGU TAALIBE-YI” (Il futuro dei Taalibé), prodotti da Afrodanzalo e dedicati al progetto, andati in scena tra il 2017 e il 2019 con la collaborazione di ARCI (Maggio 2017 – Cinema Teatro Corso di Rivalta (RE); Dicembre 2018 – L’Altro Teatro di Cadelbosco Sopra (RE); Marzo 2019 – Teatro Metropolis di Bibbiano (RE). La collaborazione con l’Associazione Un Bambino Per Amico di Santa Vittoria (RE) è un esempio del lavoro e dell’aiuto che abbiamo ricevuto nel sostenere il “Progetto Taalibé”. Grazie a questa collaborazione e al “Progetto Ubuntu” (senza porta) con finalità simili e condivise al “Progetto Taalibé”, sono stati realizzati negli ultimi anni numerosi altri spettacoli per l’infanzia e l’adolescenza quali: “Questo è l’uomo” – Teatro Ruggeri di Guastalla – Dicembre 2019; “Il Genio della Lampada” – Sala Giovanni Paolo II di Novellara – Dicembre 2019. Purtroppo la terribile ondata epidemica di cui il mondo intero è stato vittima nell’ultimo anno ha brutalmente interrotto, anche in Senegal, ogni tipo di attività a partire dalla prima metà di marzo 2020. I bambini orfani, ospiti nelle strutture chiamate Dàara solo per lavarsi e dormire, sopravvivono grazie alla carità di quella parte di popolazione che può condividere un pasto con loro. La chiusura totale di ogni casa ed esercizio ha lasciato questi bambini senza un luogo di sopravvivenza fondamentale: la strada. Con questa consapevolezza e in questo stato di emergenza, il nostro “Progetto Taalibé” è diventato un “Progetto di Raccolta Fondi” che nel 2020, ha aiutato e sostenuto con riso, olio, latte, biscotti, caffè, sapone e varechina 162 bambini orfani per 6 mesi. Il nostro primo obiettivo, avendo la possibilità di intraprendere questo nuovo cammino, sarebbe quello di dare a tutti questi bambini un’occasione educativa e d’incontro interculturale con l’istituzione di una scuola, all’interno del Centro Culturale Penthi-My, che possa dare loro gli elementi educativi indispensabili per un futuro migliore. Come naturale estensione e sviluppo del progetto Taalibé Afrodanzalo si impegna per aiutare i giovani che arrivano in Italia dall’estero ad inserirsi ed integrarsi nella nostra Città. Attraverso il contatto diretto con persone che necessitano di assistenza per affrontare un percorso di integrazione, abbiamo potuto verificare ancora una volta l’importanza dell’arte nell’agevolare la reciproca conoscenza e lo stimolo nella ricerca di valori positivi e condivisi. Durante il 2020, anche grazie all’inaugurazione del piccolo centro interculturale “Atelier Afrodanzalo”, con sede in S. Polo d’Enza (RE), abbiamo potuto sostenere e dare aiuto, nelle fasi più critiche della pandemia, ad alcuni nuclei famigliari in Italia, con vestiario e buoni pasto che sono stati donati sia da privati, che hanno avuto occasione di conoscerci in quella sede, sia da nostri volontari che partecipano alle attività dell’Associazione.
Un’importante obiettivo di Afrodanzalo è anche quello di fondare una scuola d’arte in Italia che possa aiutare i giovani a mantenere vive le tradizioni della cultura artistica dei popoli e delle persone, da ovunque esse provengano, e che possa finalmente diventare luogo di condivisione e partecipazione attiva in cui la “diversità” possa essere accolta come dono di reciproca conoscenza.